Ti ricordi? Abbiamo già affrontato l’argomento siti web per architetti, appurando che investire in un buon prodotto è fondamentale per chi fa un lavoro basato sulla bellezza e sui calcoli. Questa volta andiamo sul pratico, vogliamo mostrarti qualche esempio, così se sei un architetto e stai pensando di rivolgerti a un professionista per farti fare il sito internet avrai le idee più chiare su cosa chiedere e cosa valutare.
Il web design altro non è che l’architettura di un sito web, partiamo da questa banalità per dirne un’altra: ovvero, chi visiterà il tuo sito web dovrà sentirsi a proprio agio, dovrà potersi orientare al suo interno. La sua struttura dovrà essere chiara e riconoscibile, per questo la maggior parte dei siti hanno un menu simile, composto essenzialmente da:
- Home page
- About page
- Servizi
- Portfolio
- Contatti
Ma vediamo di fare una panoramica di questi elementi per lasciarci ispirare e capire quali sono gli elementi principali di ciascuna sezione.
Home
La home è dove accogliamo i nostri visitatori, approfittiamo degli elementi visivi per trasmettere il più possibile della nostra identità e dei tratti che ci distinguono, e offriamo una presentazione allo stesso tempo agile ma emozionale del nostro studio.
Questa home è tanto semplice quanto identitaria. Il primo aspetto che cogliamo sono i colori, il giallo che risalta sullo sfondo grigio e le linee dritte che vanno a formare il nome dello studio, rimando con le linee dell’edificio presente sullo sfondo. Di certo non ci rivolgeremo a loro se siamo fan dello stile Liberty.
About us
L’about page, per come la vediamo noi, non è esattamente una stanza dell’edificio virtuale che sarà il tuo sito web. Somiglia più a un divano, dove chi è arrivato se ha tempo, ed è realmente interessato, sceglie di accomodarsi per conoscere meglio il suo ospite, che poi sei tu. Qui è dove gli racconti chi sei, qual è la tua idea di design, cosa avete in comune e perché potrete andare d’accordo. Una tendenza che dura da molto tempo è la scelta di presentare il team attraverso le fotografie. Questa tendenza può avere moltissime interpretazioni, qui vi mostriamo la più semplice, ma di sicuro effetto.
Lo studio internazionale di architettura Snøhetta punta a un approccio tradizionale presentando il suo team attraverso la fotografia, in questo modo si ha da subito la percezione di essere a tu per tu con il professionista. Metterci la faccia ha il potere di avvicinare emotivamente il cliente e per questo è molto importante uscire per un attimo dai tecnicismi per raccontarsi e presentarsi come persone professionali di cui ci si può fidare.
C’è anche però chi usa la carta dell’anticonvenzionale allontanandosi dalla classica presentazione foto+nome+email. È il caso dello studio di architettura olandese OMA che ha deciso di rappresentare i suoi soci come dei tasselli che insieme contribuiscono a creare quello che è lo studio, e cioè un universo che unisce nazionalità e personalità diverse. Un approccio più freddo, ma sicuramente d’effetto.
Portfolio
Il portfolio concretizza dell’identità di un architetto, dice subito: Questo è quello che so fare, questo è quello che sono. Trovare il concept per un portfolio non è scontato, perché attraverso ciò che mostri dei tuoi lavori farai capire ai potenziali clienti qual è il tuo punto forte, quali sono le tue peculiarità il tuo approccio estetico.
Nella sezione Progetti lo studio Wok di Milano lascia che siano le foto a parlare. La grafica è minimalista e i testi non altro che una traccia di quello che è il progetto, trasmettendo l’atmosfera dell’ambiente, senza però dilungarsi in troppe spiegazioni. In questo caso, sappiamo che il progetto in questione parte da una libreria, l’input per guardare le foto del progetto nella giusta ottica.
C’è poi chi se n’è fregato delle regole o di quello che già circola sul web creando una rappresentazione grafica unica e inimitabile. È il caso di BIG che unisce i suoi progetti in un portfolio interattivo dal sapore elettronico.
Contatti
Una volta trasmesso chi sei e come lavori, i clienti devono capire facilmente come chiamarti, scriverti e entrare in contatto con te.
Con chiarezza e semplicità, lo studio Jeroen van Mechelen di Amsterdam dà la possibilità ad eventuali clienti di contattarlo, offrendo anche una mappa, discostandosi dalla tipica geolocalizzazione di Google, ma dimostrando la propria identità anche nell’indicare l’ubicazione dello studio.
Dove vogliamo andare a parare con questo articolo. Il nostro intento era mostrarvi ciò che esiste, il modo in cui nel tuo settore vengono interpretate le diverse sezioni di un sito web. Ma non è l’unico modo. Immagina di inserire del movimento: elementi che ricordano il tuo stile, magari dettagli che si muovono grazie a un effetto parallasse per incuriosire e sottolineare l’insolito che caratterizza il tuo stile.
Immagina una about page in cui i ritratti dei tuoi collaboratori e associati prendono vita, mostrando un lato più intimo di sé, magari la loro passione per il tennis, o per le gite in barca…
O un portfolio arricchito da video dei risultati, con video, rendering ed effetti capaci di offrire un’esperienza immersiva ed emozionale a chi cerca la persona giusta a cui affidare la progettazione di quel posto che vorrà chiamare casa per tutta la vita. O di un edificio che pullulerà di persone intente a lavorare o vivere la loro vita con ambienti speciali e accoglienti a fare da sfondo.
Ci pulsa il cervello a pensare a quante possibilità esistano per raccontare una professione.
A te come piacerebbe fosse il tuo sito?
IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM The Lobster.
A cura di:
Federica Liguori, sarda di nascita, viene impiantata in Emilia dove studia Scienze della Comunicazione all’Università di Bologna. Tra un treno regionale e l’altro si diverte a fare montaggi video musicali e scatta foto a sconosciuti.
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