Skip to main content

Correva l’anno 2003 quando l’astronomo della Harvard-Smithsonian, Divitar Sasselov scopriva l’esistenza di un piccolo pianeta lontano 5.000 anni luce dalla Terra. Il suo nome risulta essere di difficile pronuncia ma si sa come sono gli astronomi. Hanno un linguaggio codificato solo ed esclusivamente per gli addetti ai lavori.

Quello che sappiamo invece è che, data la sua eccessiva velocità orbitale, un anno su Ogle-TR-56b (questo il nome) dura solo 29 giorni. Pensateci bene, solo 29 giorni. Il che vuol dire che se vivessimo lì, cosa improbabile per via dell’elevata temperatura (17.000 gradi sopra lo zero), ogni trenta giorni saremmo costretti a riprenderci dai bagordi di fine anno. Fortunatamente sul pianeta Terra un anno dura ben 365 giorni e per quanto sembrino pochi, in realtà possono accadere tante cose. Ad esempio, nello stesso anno, il 2003, mentre Sasselov scopriva l’esistenza di questo relativamente minuscolo corpo celeste, sul pianeta Terra si susseguivano diversi eventi.

Tra questi la nascita di una piattaforma Open Source per gentilissima concessione dei suoi fondatori Matt Mullenweg e Mike Little. Un fork, che altro non è che un progetto software fino ad allora chiamato b2/cafelog e ribattezzato, per l’occasione, col nome di WordPress.

Questi due giovani astronauti, Matt e Mike, sono atterrati sulla Terra a bordo della loro navicella spaziale portando con sé una nuova tecnologia. Il pianeta sarà pronto per accoglierla?

Sembra proprio di sì. La piattaforma, con la stessa velocità orbitale di Ogle-TR-56b, è diventata in pochissimo tempo uno dei principali strumenti messo a disposizione per la miriade di programmatori presenti sull’orbe terracqueo. Anche grandi aziende come CNN, Forbes, Sony Playstation, Ford o Samsung, giusto per citarne alcune, non hanno saputo resistere al fascino dell’energia cosmica di questo monolite.

 

 

 

 

Perché scegliere di usare WordPress?

Le motivazioni di tale fenomeno di integrazione, accompagnato quasi sin da subito da una diffusione virale, sono diverse. Ne elenco solo alcune.

 

 

Abbattimento dei costi

Nell’universo WordPress esistono, sempre più numerosi, template e plugin a pagamento ma è vero che ne esistono di gratuiti e altrettanto numerosi. Sicuramente un plugin versione PRO, ovvero a pagamento, offrirà molte più funzionalità. Tuttavia, se le pretese del cliente sono al minimo, ci si può accontentare della versione gratuita degli stessi plugin determinando una riduzione dei costi (e delle funzionalità). Il web developer non dovrà concentrarsi solo e unicamente sul codice bensì potrà dedicare più tempo alla veste grafica e all’impaginazione del progetto web.

 

 

 

 

Riduzione dei tempi di produzione

In teoria, con WordPress chiunque potrebbe creare un sito da zero, senza dover obbligatoriamente conoscere i segreti della programmazione. A differenza di altre piattaforme CMS, WordPress è pronto per l’uso una volta installato. In pochi clic il tuo sito sarà pronto per essere lavorato. Ovviamente un profano, rispetto a un professionista del settore, impiegherà diverso tempo prima di cavarne fuori qualcosa di buono. D’altro canto, il professionista può contare su un sistema solido e flessibile all’interno del quale, se vorrà, potrà agire direttamente sul codice. Ma anche no, riuscendo a districarsi con maestria tra le tante funzionalità che tale sistema offre, riuscendo a garantire al cliente un risultato ottimale e funzionale alle sue richieste. Il tutto in un tempo ragionevole tanto per il cliente quanto per l’addetto ai lavori.

 

 

 

 

La possibilità di gestire in autonomia il proprio sito web

Quest’ultima sembra essere una delle motivazioni chiave che spinge gran parte delle persone a chiedere al Web Developer un sito made in WordPress. Ovviamente, gestire autonomamente un sito web, seppur realizzato con questo potente CMS, richiede sempre tempo e professionalità. Per cui è consigliabile rivolgersi a un esperto che sia in grado di districarsi tra plugin ed estensioni senza compromettere il progetto complessivo perché l’insidia si nasconde sempre dietro l’angolo. Caricare un nuovo plugin, ad esempio, vuol dire garantire ulteriori funzionalità al sito web ma, al contempo, può essere causa di gravi conflitti di codice. In questo caso, non molto raro, è importante saper agire tempestivamente e nella maniera meno indolore possibile.

 

 

 

 

Seo Friendly

Poiché il framework su cui si basa WordPress è molto facile da scansionare dai motori di ricerca, la piattaforma è molto intuitiva dal punto di vista SEO. Migliorare il posizionamento di un sito web nei motori di ricerca significa ottenere più traffico di utenti e questo per un’azienda può fare la differenza. Proprio per questo è importante, all’inizio dei lavori, studiare una strategia SEO vincente e rispettosa delle necessità del cliente. Esiste un professionista che si occupa solo di questo, il cosiddetto SEO Specialist. Ed è proprio a lui che bisogna rivolgersi quando si vuole attirare un numero sempre più alto di visitatori sul proprio sito web.

 

 

 

 

Social Media

Facebook, Twitter, Instagram nel corso degli anni sono diventati importanti nella vita di tutti i giorni di milioni di persone. Milioni di utenti che possono trasformarsi in internauti che navigano tra le pagine del tuo sito web. Gli sviluppatori di WordPress hanno creato diversi sistemi che permettono una perfetta integrazione tra sito e canali Social. La possibilità di mostrare un feed dal vivo del tuo account Twitter o l’ultima foto pubblicata su Instagram sono solo alcuni esempi. Attraverso Facebook & Co.  puoi incanalare traffico e indirizzarlo verso quel luogo magico che è il racconto di te e della tua attività.

 

 

 

Un sito è sempre e solo una piccolissima goccia in un grande oceano ma può diventare un vero e proprio punto di riferimento di settore solo attraverso il processo sinergico tra cliente e addetti ai lavori. E WordPress sembra proprio configurarsi come strumento in grado di facilitare tale processo.

 

IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM Gravity.

 

Segui il flow

Quanto costa un sito web?
 
il web design è morto o si prepara ad una nuova vita?

LASCIA UN COMMENTO

© 2015-2024 DIRTY WORK
Web Design Grafica Comunicazione