Al giorno d’oggi LinkedIn è il principale social network per professionisti e aziende, rappresentando una piattaforma essenziale per chi intende ampliare la propria rete professionale e consolidare un’autorevole brand identity.
Ma come si può sfruttare al meglio questo strumento per creare contenuti che generino engagement e reali opportunità di business?
Ottima domanda, vediamolo insieme!
Come anticipato in uno degli ultimi articoli pubblicati (se non l’avete ancora letto, vi consiglio di leggerlo qui 👉 https://bit.ly/4bOoWCP), se si intende aprire un profilo LinkedIn, gli scopi vanno ben oltre la mera diffusione dei contenuti.
Una cosa è certa: piattaforma diversa, target diversi, piano editoriale diverso.
Se ci si vuole differenziare dai competitor e ottenere risultati misurabili in termini di engagement e opportunità, l’opzione di proporre lo stesso contenuto su piattaforme diverse non è fortemente consigliata – a meno che non si tratti di un post rivolto a un pubblico talmente vasto da comprendere, ad esempio, sia gli utenti di Instagram che di LinkedIn.
Ma nella maggior parte dei casi si fa confusione, soprattutto se osserviamo i profili di diverse realtà aziendali.
Da qui la necessità di sottolineare la differenza tra la creazione di un profilo personale e uno aziendale e le relative scelte strategiche da adottare a seconda delle necessità individuate.
Se siete professionisti, l’obiettivo dovrebbe essere quello di realizzare la propria identità digitale, offrendo una panoramica dettagliata delle vostre esperienze, competenze e progetti.
Se siete aziende, LinkedIn rappresenta uno strumento per migliorare la vostra reputazione online e consolidare il vostro brand identity, soprattutto in prospettiva di ampliare la vostra rete di partner e collaboratori.
LinkedIn per freelance, consigli per la creazione del profilo
Ora, anche per fare maggiore chiarezza, analizziamo meglio la differenza tra i due, concentrandoci sulle principali best practice per creare e ottimizzare il profilo LinkedIn di un libero professionista.
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Caricate una foto profilo professionale.
La prima impressione conta! Utilizzate un’immagine di alta qualità che trasmetta affidabilità e competenza. Per capirci meglio, osservate i due seguenti esempi:
(1) (2)
Ora starete pensando: “È chiaro come la luce del sole che la seconda foto risulta più professionale e adatta a una piattaforma come LinkedIn.”
Certamente, ma vi siete mai chiesti: “Perché la prima sembra meno professionale?”
Ecco a voi le risposte:
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gli occhiali da sole coprono gran parte del viso, rendendo difficile riconoscere la persona fotografata.
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Lo sfondo di una foto profilo professionale dovrebbe essere sobrio e privo di distrazioni. Nel primo caso, la stazione di servizio e l’ambiente circostante non sono adatti per un contesto professionale. Uno sfondo neutro, come un muro bianco o un ambiente d’ufficio, sarebbe più appropriato.
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La forte luce solare crea ombre nette che potrebbero distrarre. Una buona illuminazione, magari in uno studio fotografico o in un ambiente ben illuminato, è preferibile per garantire una rappresentazione chiara e professionale.
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La postura inclinata e l’inquadratura non centrata danno un’impressione casuale e informale. Una foto profilo professionale dovrebbe mostrare la persona frontalmente, con una postura dritta e sicura, preferibilmente dalle spalle in su.
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Inserite un titolo chiaro ed efficace.
Il titolo è una delle prime cose che gli utenti leggono quando visitano il vostro profilo. Assicuratevi che sia chiaro, conciso e descriva al meglio la vostra professionalità e le vostre competenze principali.
Riflettete sulla differenza d’impatto tra queste due proposte, entrambe pensate per il profilo LinkedIn di una biologa nutrizionista:
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Titolo dispersivo e troppo generale: “Professionista nell’ambito della biologia e della nutrizione, con esperienza in vari settori e competenze diversificate”
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Titolo d’impatto ed efficace: “Biologa Nutrizionista | Esperta in pianificazione alimentare personalizzata”
Anche in questo caso la riflessione conduce ad una presa di consapevolezza tale per cui è impossibile non pensare all’importanza di usare le parole in maniera strategica (per fortuna esistono i copywriter!).
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Scrivete un sommario coinvolgente.
Se la biografia di Instagram ha un limite massimo di 150 caratteri, LinkedIn presenta un limite di ben 2.500 caratteri.
Non male, vero?
Quando una piattaforma offre l’opportunità di scrivere e raccontare le proprie esperienze in modo così esteso bisogna coglierla, soprattutto considerando l’ipercompetitività del mercato odierno e quindi l’evidente necessità di differenziarsi dai propri competitor.
Usate questo spazio per parlare delle vostre competenze e delle vostre passioni professionali. Non dimenticate di essere autentici e di includere parole chiave pertinenti al vostro settore per migliorare la visibilità nelle varie ricerche.
Anche qui vi fornisco due esempi pratici, sempre relativi all’ambito della nutrizione:
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Biografia dispersiva e poco chiara:
Mi chiamo Marta e ho sempre avuto un forte interesse per la scienza e la salute. Ho studiato biologia e ho lavorato in diversi settori, acquisendo una vasta gamma di competenze. Mi piace aiutare le persone a migliorare il loro stile di vita e sono sempre alla ricerca di nuove sfide professionali. Nel mio tempo libero, mi dedico a vari hobby e mi piace restare aggiornata sulle ultime novità scientifiche.
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Biografia efficace e mirata:
Ciao 👋
Non conosco i motivi per cui sei atterrato/a sul mio profilo ma di sicuro è mio compito dartene altri per rimanere. Iniziamo!
🥗 Sono una biologa nutrizionista e mi dedico alla promozione della salute e del benessere.
Nel corso degli anni ho sviluppato svariate competenze nella pianificazione di diete personalizzate, gestione del peso e consulenza nutrizionale per condizioni specifiche come il diabete e le più diffuse malattie cardiovascolari.
❤️ La mia passione nasce dal desiderio di aiutare le persone a vivere una vita più sana e appagante.
Il mio approccio si basa su reali evidenze scientifiche, non trascurando gli ultimi aggiornamenti relativi all’ambito della nutrizione. Collaborando con medici, dietologi e altri professionisti della salute, mi dedico a fornire un approccio multidisciplinare e completo alle esigenze nutrizionali dei miei clienti.
🤝 Per info e collaborazioni non esitare a contattarmi. Ti aspetto!
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Raccontate le vostre esperienze lavorative in modo dettagliato.
Evidenziate i progetti più rilevanti a cui avete partecipato, il ruolo principale assunto e le rispettive mansioni. Utilizzate dati concreti per attirare potenziali clienti, partner e collaboratori, aiutandoli a comprendere meglio le vostre capacità.
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Pubblicate contenuti di qualità.
Uno dei passaggi più importanti nell’attivazione di un profilo LinkedIn è la creazione di un piano editoriale.
Diversamente dalle altre piattaforme di social networking, LinkedIn richiede la pubblicazione di contenuti di valore come articoli, post e aggiornamenti, tramite cui posizionarsi come esperto/a del settore.
Attenzione: ciò non significa che sulle altre piattaforme bisogna strutturare un PED con contenuti di scarsa qualità o di basso valore.
Siete confusi? Lo so, facciamo un po’ di chiarezza.
La logica è di produrre contenuti di valore per la propria nicchia di riferimento.
Ad esempio, una nutrizionista che intende strutturare un PED sia per Instagram che per LinkedIn dovrà chiedersi: “A chi mi voglio rivolgere su IG? A chi mi voglio rivolgere su LI?”
Se l’utente medio che si vuole coinvolgere è un potenziale cliente, il piano editoriale verterà su argomenti utili al pubblico di riferimento, come eventuali consigli di alimentazione (es. “Quante uova mangiare a settimana?”).
Se, invece, la nutrizionista intende rivolgersi a colleghe/i professioniste/i, il PED dovrà includere contenuti di notevole interesse per il target con cui vuole interagire, come approfondimenti su tematiche di settore.
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Create la vostra rete di persone.
La ciliegina sulla torta di LinkedIn è la possibilità di costruire una rete professionale di persone con cui parlare, interagire e discutere riguardo argomenti di interesse comune.
A questo proposito, tre consigli:
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Prima di inviare richieste di collegamento a persone casuali, è essenziale identificare chiaramente il proprio settore di riferimento e i relativi interessi professionali.
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Dopo aver compreso la vostra nicchia di riferimento, cercate e connettetevi con persone che operino nel vostro stesso ambito. LinkedIn permette di inviare fino a 100 richieste di collegamento alla settimana, quindi è importante sfruttare questo limite in modo strategico.
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Commentate, condividete e partecipate a discussioni in gruppi di settore. Il networking su LinkedIn può aprire molte opportunità di collaborazione e di business.
C’è un ma…
Come spiegato in uno degli articoli precedenti, le modalità di utilizzo delle diverse piattaforme social dipendono dagli obiettivi specifici che si intendono raggiungere. Quindi prima di prendere qualsiasi decisione in ambito strategico sarebbe consigliato rivolgersi a dei professionisti del settore.
Bene, abbiamo concluso questa luuunghissima seconda parte.
Ci vediamo (e leggiamo) al prossimo articolo!
IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM The Circle.
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