Il tema Intelligenza Artificiale è ancora relativamente nuovo nel mercato delle micro imprese.
Quando sondiamo il terreno con gli imprenditori che si rivolgono a noi, durante le nostre chiamate conoscitive, percepiamo ancora due fronti piuttosto polarizzati.
Da un lato i curiosi, gli early adopters, predisposti a una precoce sperimentazione di qualsiasi novità in campo tecnologico. In questa categoria ricade chi sta già studiando l’IA, chi fa i primi esperimenti in azienda e chi già si pone delle fondamentali domande sul suo impiego interno strutturale e strategico.
Dall’altro lato, c’è chi è scettico, spaventato o ancora poco consapevole del potenziale di questi strumenti. Qua rientrano tutti coloro che pensano che il fenomeno dell’IA sia una bolla momentanea destinata a sgonfiarsi o chi ne teme gli esiti da un punto di vista etico, poiché inserito in un panorama di cui non conosciamo esattamente i limiti.
La verità è che il cambiamento, a prescindere dalle posizioni assunte, è già in atto.
l’IA sta già rapidamente trasformando interi ambiti del lavoro di terzo settore, agendo laddove fino a ieri interveniva l’intelligenza umana
Ma al di là di come si evolverà lo scenario, noi, che apparteniamo alla prima categoria, ci chiediamo come governare l’onda della novità e come utilizzare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale nel modo più costruttivo possibile e al servizio delle imprese dei nostri clienti.
L’Intelligenza Artificiale al servizio delle micro imprese
Le micro imprese, che formano larga parte del tessuto economico italiano, rappresentano una categoria ideale di interlocutori che gioverebbero del supporto dell’Intelligenza Artificiale.
Il motivo è semplice: poiché spesso dispongono di budget limitati e poca possibilità di dedicare team di risorse all’innovazione e alla sperimentazione, le soluzioni smart offerte dai nuovi software permettono maggior spazio di manovra nell’ambito della crescita o dell’ottimizzazione dei flussi di lavoro interni.
Vediamo però una rapida panoramica del potenziale applicativo degli strumenti attualmente più accessibili nel mercato, per capirne l’impiego da un punto di vista pratico e concreto.
Gli strumenti più interessanti per le micro imprese
Chat GPT
Chat GPT, sviluppato da OpenAI, è un potente assistente virtuale in grado, su inserimento di prompt di richiesta, di rispondere a domande, fornire informazioni e automatizzare il servizio clienti. Chat GPT è in grado di svolgere numerose altre task, che vanno dalla ricerca dati, al brainstorming creativo, dalla rielaborazione dati, alla produzione di testi e proposte per contenuti utili ai canali di comunicazione.
Gemini
Gemini, sviluppato da Google DeepMind, è un sistema di IA avanzato che può aiutare le micro imprese in vari modi, dalla gestione dei dati all’ottimizzazione dei processi aziendali. Grazie alle sue capacità di apprendimento profondo, Gemini può analizzare grandi quantità di dati e fornire insights utili per migliorare le decisioni strategiche. Anche in questo caso, una delle funzioni più interessanti è il supporto alla comunicazione: con una prima delega di attività di copywriting e produzione contenuti.
MidJourney
MidJourney è uno strumento basato sull’IA che genera contenuti visivi di alta qualità. Per le micro imprese che operano nei settori creativi come il design e il marketing, MidJourney offre la possibilità di creare immagini e grafiche in linea con la propria visual identity, a una velocità mai vista prima.
Chatbot come Drift e Intercom
Soluzioni di chatbot come Drift e Intercom sono facili da implementare e possono migliorare significativamente il servizio clienti. Questi strumenti offrono supporto 24/7 e possono gestire un gran numero di richieste, migliorando feedback e qualità delle recensioni legate all’efficienza del Customer Care.
In quali ambiti l’IA può aiutare la tua azienda?
Gestione del servizio clienti e miglioramento processi interne di allocamento risorse
Il customer care è sicuramente uno degli ambiti di maggior potenzialità e di impiego di chatbot avanzati. Se correttamente utilizzati, possono rispondere a domande frequenti, gestire richieste comuni e fornire supporto continuativo, sostituendo, nelle istanze più semplici, una risorsa dedicata.
Liberandosi dell’onere di assoluzione delle task più ripetitive e time-consuming (perché a ciclo continuo), l’azienda può investire maggior budget nell’impiego di risorse umane che diano un maggior contributo sul versante creativo e strategico.
Ricerca di mercato, buyer persona e organizzazione dell’offerta interna
Uno degli ambiti più interessanti dell’AI è sicuramente l’analisi dati. Utilizzando algoritmi di apprendimento automatico, possono essere studiate e profilate le Buyer Personas potenziali o interne all’azienda.
I software di Intelligenza Artificiale possono infatti intervenire su almeno due fronti:
-
interno: esplorare il mercato, alla ricerca di nicchie profittevoli o di potenziali servizi o prodotti da lanciare.
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esterno: segmentare e conoscere meglio le preferenze dei clienti e proporre prodotti o servizi che rispondono alle loro esigenze specifiche, aumentando così le vendite e la fidelizzazione dei clienti già presenti.
Quali sfide presenta l’Intelligenza Artificiale
Al momento in cui scriviamo questo articolo, lo sviluppo dell’IA comporta ancora costi iniziali significativi, sebbene stiano nascendo soluzioni con piani scalabili e di maggiore accessibilità.
Una delle maggiori sfide, tuttavia, è sicuramente la formazione interna del team dedicato alla supervisione e al coordinamento interno dell’IA.
A tali risorse è richiesta non solo la conoscenza circa il corretto utilizzo di queste risorse dall’immenso potenziale, ma anche un’adeguata attenzione alla privacy e alla protezione di uno degli asset di maggior valore per un’impresa: i dati.
IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM Spaceman.
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